I segni del Natale tra storia, fede e neo-paganesimo. Un incontro a Udine

«I segni del Natale: Bibbia, storia, tradizione e neo-paganesimo» è il titolo di un incontro promosso dal GRIS diocesano (Gruppo Ricerca e Informazione Socio-religiosa) che si terrà giovedì 14 dicembre alle 18 a Udine, nella parrocchia di Gesù Buon Pastore (via Riccardo di Giusto, 74). Dopo l’introduzione della presidente del GRIS, Tiziana Fumei, l’incontro proseguirà con l’intervento del diacono Marco Soranzo, responsabile del Servizio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e le sette.

«L’incontro – spiegano gli organizzatori – nasce dalla constatazione che il Santo Natale sta assumendo sempre più una dimensione laica, neo pagana, trionfalista e consumista; gli aspetti religiosi sembrano quasi trascurabili, il mistero dell’incarnazione di Gesù, nato in povertà nel silenzio di un’umile dimora, rischia di essere messo in secondo piano dimenticando che è Lui l’unico centro della festa, il Dio fatto uomo, la luce del mondo».

I segni cristiani che introducono e fanno da contorno a questo straordinario evento sono oggi percepiti come qualcosa di totalmente altro: presepe, albero di Natale, candele, luci, doni, decori assumono quindi un sapore diverso. Sta avvenendo una inversione storica: come il cristianesimo nel suo affermarsi nei primi secoli ha dato una dimensione cristiana a luoghi e culti pagani, così ora avviene il contrario, laicità ed interessi economici rischiano di snaturare la dimensione della festa religiosa. «Questo è un rischio che può contagiare noi tutti – affermano ancora dal GRIS -, ossia perdere la centralità e l’identità del Santo Natale dove siamo chiamati a contemplare il vero volto di Gesù, in quello di un bimbo innocente deposto su una mangiatoia».

 

 

 

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