Introduzione a cura del prof. don Franco Del Nin
Il confucianesimo
Denominazione e diffusione
Il Confucianesimo è la religione tradizionale dei Cinesi, di cui Confucio (K’ung= cognome; Fu-Tzu, maestro) è il più autorevole esponente.
Il Confucianesimoè un insieme di elementi filosofici, politici ed etici. Affonda le sue radici nelle strutture religiose dell’antica Cina, di cui il Tao è il principio informatore, ma secondo un’interpretazione più “politica”, cioè come armonia fra ordine politico, morale, religioso. Gli insegnamenti di Confucio sono più diretti a definire i rapporti sociali e della vita politica, mettendo in secondo piano quei motivi propriamente rituali, cultuali e mitologici, presenti nel Confucianesimo, ma derivanti dal patrimonio tradizionale.
Quadro storico del Confucianesimo
Il Confucianesimosorge in una situazione di crisi politica della Cinadegli ultimi secoli prima di Cristo. Due erano le vie di superamento dello smar Confucianesimorimento sociale. Il Taoismo come fuga nella mistica, nell’ascesi e nella ritualità magica e il come tentativo di restaurare una società negli schemi arcaici della politica sacrale.
Il tempietto degli antenati
La situazione iniziale mostra un profondo culto degli antenati: ogni famiglia ha un tempio degli antenati, la cui ampiezza varia a seconda del rango sociale. L’imperatore è al centro del complesso rituale tributato al Sovrano dell’Alto, come suo rappresentante e sacerdote. Le azioni cerimoniali dell’imperatore sono dirette a impetrare favori dalle divinità celesti e invocare la loro protezione su tutta la vita sociale.
Sec. X: sorgono forze disgregatrici del sistema feudale dell’impero.
L’epoca dei regni combattenti
E’ un’epoca contrassegnata dalla intensa lotta fra i vari stati che si vanno formando e raggruppando. Lo stato di Ch’in, arroccato all’estremo occidente, riesce a unificare la Cina tra il 260 e il 221 a. C., sgominando gli altri stati combattenti.
Confucio, il grande maestro
Confucio s’inserisce al centro del problema politico della Cina. Nasce nel 55l a.C., nel piccolo stato feudale di LU; appartiene alla aristocrazia minore e ricopre mediocri incarichi pubblici.
Al fine di migliorare la vita cinese ricerca un metodo valido per un governo saggio e razionale e quindi approfondisce con spirito creativo i principi etici della vita cinese: ordine stabile e non coatto della società; il lavoro come dominio della natura da parte dell’uomo; l’indirizzo agnostico a livello metafisico; il principio della moderazione per favorire la vita sociale; l’accettazione della gerarchia nella famiglia e nella collettività; la reciproca fiducia e benevolenza fra sovrano e sudditi; il consenso ottenuto con la persuasione; l’unità etica ed ideologica della collettività per il bene comune.
Tra conservazione e innovazione
Confucio propone di riprendere e consolidare la tradizione conservatrice basata sulla impostazione gerarchica a livello familiare e politico unitamente ad una esaltazione mitica dell’ordinamento sociale. Propone nel contempo un nuovo stile di governo fondato sulla benevolenza, sulla compassione e sulla moderazione in opposizione ai metodi autoritari e crudeli dei signori feudali dell’età decadente.
Religione di stato
Sotto la dinastia Han (206/220 d.C.), il Confucianesimo viene proclamato religione di stato e diviene quindi l’ideologia ispiratrice delle leggi, dell’etica e della politica.
124/l2l a.C.: fondazione dell’Accademia di studi confuciani per la preparazione delle giovani classi dirigenti.
Sec. VlI d.C.: Confucio è onorato come “Sommo maestro” e vengono costruiti templi in suo onore.
Sec. XIII: I discepoli elaborano una dogmatica neo-confuciana, nel particolare confronto con la dottrina buddhista.
Tra ritmo universale e ritmo sociale
Il periodo della massima fioritura del pensiero confuciano si ha sotto la dinastia Sung (960/1279 d.C.) durante la quale lo stato viene modellato secondo gli ideali confuciani di armonia universale e sociale.
La sistemazione dottrinale
Il Confucianesimo diviene un’autentica dottrina sotto la dinastia Hsiao-Tsung (ll62/l189). Il filosofo elab Chu-Hsi ora il concetto di Li (= norma, principio), che esiste in ogni cosa. Li complesso trascendente di tutti i Li forma il Supremo assoluto, T’ai-Chi. L’uomo è costituito da due elementi: il Li e il Ch’i (sostanza, materia). Lo sforzo etico del confuciano è allora di eliminare le patti di C’hi che offuscano la sua vera natura e impediscono di adeguarsi al Grande fine.
La divinizzazione di Confucio
Nel 1906 con un ordinamento imperiale, Confucio viene posto al livello delle supreme divinità: il cielo e la terra (massima divinizzazione).
Nel l9ll cade la dinastia Mandishu e con ciò ha fine l’impero cinese. Con la rivoluzione e la salita al potere del comunismo cade il culto nazionale confuciano.
Quadro dottrinale
Dialoghi (Ln-Yu) = raccolta dei discorsi e delle vicissitudini di Confucio.
Egli intende rigenerare solo l’antico “lo commento, chiarisco le antiche opere, ma io non compongo nulla di nuovo.” Persegue l’idea di un potere centralizzato, cardine e guida di tutta la collettività che trova sostegno nelle virtù del principe. La pratica delle Virtù diviene il fondamento religioso di tutto il comportamento umano, misurato sull’osservanza dei precetti del giusto mezzo, in una società che aspira a un equilibrio armonico con la natura.
Il Tao e l’armonia universale
Tao: legge universale che presiede al mondo, sul quale si basa l’armonia di ogni essere e l’armonia della vita dell’uomo. Il comportamento morale dell’uomo copta l’armonia imperante nel cosmo e lo ri-esprime attraverso la pratica delle virtù sociali.
Il Tao è identificato specie nell’ambito della propria famiglia con l’osservanza dei cerimoniali e dei riti connessi con il culto degli antenati; di qui si dilata nella società e nel mondo intero.
Dio: non altro che l’ordine che governa il cosmo e nel quale si riflette la vita ordinata degli uomini che praticano il Li (umanità), la giustizia e le altre virtù.
Le virtù familiari
In famiglia s’impara la pietà filiale; in società l’altruismo, la compassione, la giustizia, la benevolenza; nel mondo civile la lealtà e la fedeltà.
Due sono però le virtù più importanti: la bontà del cuore e la norma comportamentale. Le azioni umane realizzate secondo queste due virtù, sono l’esecuzione della volontà del Cielo che si diffonde sulla terra, umanizzandola e facendo emergere la norma-principio che regola la realtà. L’uomo è soggetto a un ordine che lo sovrasta e che crea un’armonia fra cielo e terra, ed è nello stesso tempo artefice dell’armonia che regna tra la natura e lui stesso. Tutto questo suppone il libero arbitrio.
Le forme culturali
Nel Confucianesimo non ci sono dogmi, non c’è una classe sacerdotale, non c’è nessuna istituzione che si distingua in modo particolare da quelle presenti di già nella società.
Più che un mondo divino, il confuciano tende a stabilire un rapporto con il mondo degli uomini: sottoponendosi a un’attenta e misurata osservanza di un rituale cerimoniale che regola tutta la sua vita.
La base primordiale del Confucianesimo è il culto degli antenati. È assoluta l’osservanza cerimoniale del lutto, stabilito in cinque classi e secondo il grado di parentela sussistente con il defunto. Il colore del lutto è il bianco; anche la vestizione e il seppellimento variano a seconda della posizione sociale e regolati secondo una minuziosa casistica.
Il culto degli antenati è presieduto dai capi-famiglia e varia quanto a durata, frequenza e solennità secondo la posizione sociale dello scomparso. Si effettuano anche delle offerte di cibo che vengono consumate dal defunto attraverso un suo rappresentante. Il morto continua dunque a vivere, protegge la famiglia e fa ancora parte quindi dell’unità familiare.
Sacrifici al cielo, massima divinità
Solo l’imperatore o i suoi rappresentanti possono offrire sacrifici al cielo (massima divinità) per garantire la continuazione del ritmo cosmico-sociale.
Il rito si esegue all’inizio delle quattro stagioni, verso le divinità celesti, il sole, la luna, le stelle, per ottenere la fertilità del terreno.
Le feste più importanti: la festa degli agricoltori, che conclude l’annata agricola, con l’offerta ai geni dell’agricoltura, dei canali, delle dighe, etc.
Norme morali: equilibrio e saggezza
La fonte della morale confuciana è il Libro dei Riti in cui è espressa la Via media.
Dall’osservanza dei comandamenti dipende la felicità dell’uomo:
- bontà da parte del padre – pietà da parte del figlio.
- gentilezza da parte del fratello maggiore- obbedienza da parte del fratello minore
- giustizia da parte del marito- sottomissione da parte della moglie
- bontà da parte degli anziani- deferenza da parte dei giovani
- benevolenza da parte del sovrano- fedeltà da parte del suddito.
Testi sacri
I testi sacri del Confucianesimo risalgono a epoche diverse; nel II secolo a.C. avviene la compilazione e sistemazione dei testi canonici e dei testi classici che dal 124 a.C: divengono i testi del pubblico insegnamento nelle scuole frequentate dalle future classi amministrative.
Nel VII secolo d.C., una scuola di letterati promulga l’edizione ufficiale dei cinque libri.
I cinque libri canonici
- Il libro sull’antica storia cinese;
- Il libro dei documenti (Shu-Ching: Libro delle poesie (Shih-Ching): sulla vita e le credenze dei contadini dell’epoca feudale;
- Le annotazioni sui costumi o riti: raccolta dei riti, delle cerimonie, delle etichette.
- Il libro dei mutamenti (I-Ching): sulla magia, la divinazione, i responsori.
- Primavere e autunni: (Ch’un-Ch’iu’): cronaca dello stato di Lu, dove nacque Confucio.
I quattro classici
- I dialoghi o discorsi di Confucio (Lun-Yu): dialoghi, aforismi, aneddoti riferiti a Confucio.
- La grande scienza (Ta-Hsueh): manuale etico-pedagogico per chi aspirava ad entrare nella pubblica amministrazione,
- La dottrina del mezzo (Chung-Yung): esposizione filosofica del pensiero di Confucio
- I dialoghi di Niencio: dottrina confuciana in forma di aneddoti. Massime e principi.