Chiese evangeliche

Sede: Via Firenze 38 – 00184 Roma  (Italia)

E-mail: fcei@fcei.it

Sito: www.fcei.it

Storia: Le chiese cristiane membre della FCEI si richiamano alla tradizione storica e teologica protestante, la quale affonda le sue radici nel XVI secolo. Trattandosi di chiese cristiane senza un “papa”, esse vivono una unità nel rispetto della peculiarità specifica di ciascuna denominazione sulla base della fedeltà alla Bibbia.

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) è una struttura aperta, al servizio di tutto l’evangelismo italiano e di tutte quelle chiese cristiane che riconoscono la Bibbia come fonte prima di testimonianza di Dio ed unica fonte normativa dottrinale. Complessivamente, le chiese federate abbracciano una popolazione di circa 65.000 persone, che corrisponde circa al 20% dell’intera popolazione evangelica italiana.

 

Membri

Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), fondata nel 1949, ha circa 7.000 membri in 12 comunità sparse su tutto il territorio italiano, in maggioranza di lingua tedesca. Nella dottrina, nell’etica e nella vita spirituale la CELI segue le fondamenta gettate da Martin Lutero e dai teologi a lui legati.

Chiesa evangelica valdese. I valdesi nascono nel sud della Francia come movimento medievale nel XII secolo ispirato alla povertà e alla libera predicazione. Dichiarati eretici, si diffondono in tutta Europa dove sopravvivono fino al XVI secolo in clandestinità. Nel 1532 i valdesi delle valli del Piemonte decidono di aderire alla Riforma protestante, costituendosi come chiesa riformata di ispirazione calvinista. Oggetto di ripetute e sanguinose persecuzioni, tra cui anche una deportazione di massa, i valdesi vivono nel “ghetto” delle loro valli alpine fino al 1848 quando, il 17 febbraio, ottengono da Carlo Alberto i diritti civili. Da quel momento inizia la diffusione in ogni parte d’Italia. I riformati elaborano un modello di Chiesa dove l’autorità non risiede nei vescovi ma in un collegio democratico di pastori, pastore (tutti laici, distinti solo dal ruolo specifico di predicatori) e membri di chiesa eletti democraticamente sul modello del “Concistoire” di Ginevra. Attualmente i valdesi in Italia sono circa 30.000 e aderiscono alla Comunione Mondiale delle Chiese Riformate. Nel mondo, i Riformati sono presenti in 108 Paesi e contano 80 milioni di aderenti, aderenti alla World Communion of Reformed Churches. La diffusione maggiore si ha fuori dell’Europa, in particolare in Africa (25 milioni), ed Asia (20 milioni, concentrati soprattutto in Corea del Sud ed Indonesia); in Europa i riformati sono 18 milioni, la maggior parte dei quali in Germania, Paesi Bassi e Svizzera, mentre in America del Nord sono 14 milioni.

Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Le chiese metodiste nascono nel XVIII secolo in Inghilterra da un movimento di risveglio religioso, diffusosi in seguito in America e in altri paesi. In Italia si costituiscono gruppi metodisti ad opera di predicatori inglesi e americani nel XIX secolo, nel contesto di risveglio culturale del Risorgimento. Durante il ventennio fascista la missione americana, duramente colpita dal regime, viene inglobata da quella britannica. Nel 1961 nasce la Conferenza metodista d’Italia, emancipata dalla Conferenza britannica. Si contraddistinguono per lo studio sistematico della Bibbia e per una popolazione multietnica. Attualmente i metodisti italiani sono circa 5.000, diffusi in tutto il territorio del paese, e fanno parte del Consiglio metodista mondiale, che conta circa 70 milioni di fedeli in 130 paesi.

Valdesi e metodisti costituiscono l’Unione delle chiese metodiste e valdesi, nata nel 1979 da un Patto di Integrazione seguito ad una crescente collaborazione a partire dal dopoguerra. Le due chiese hanno in comune l’organizzazione sinodale-rappresentativa, l’amministrazione (Tavola valdese), la Facoltà di teologia e il corpo pastorale (donne ed uomini).

Esercito della Salvezza è un movimento organizzato di cristiani militanti, impegnati nell’evangelizzazione e che fanno dell’impegno sociale il loro tratto distintivo. Sono presenti in 109 paesi, giungendo in Italia nel 1887, dove oggi è presente in circa 40 località e conta circa 2.000 fedeli.

Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), fondata nel 1956, raccoglie l’eredità dell’Unione cristiana apostolica battista (UCAB), sorta nel 1884 ad opera delle missioni battiste inglese e americana operanti in Italia, trasformatasi in Opera Evangelica Battista d’Italia nel 1924, raccoglie le chiese locali battiste nate dalla testimonianza iniziata nel nostro paese negli anni sessanta del XIX secolo.

I battisti italiani appartengono alla Confessione evangelica e fanno parte d’organismi internazionali come l’Alleanza Battista Mondiale, la Federazione Battista Europea, il Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC) e la Conferenza delle Chiese Europee (KEK), e nazionali come la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) con sede a Roma. Le loro peculiarità sono le stesse del battismo mondiale rispetto al protestantesimo in genere:

  • Il battesimo dei credenti, impartito per immersione a coloro che hanno fatto professione di fede.
  • L’ecclesiologia congregazionalista che pone l’accento sull’autonomia della Chiesa locale, la quale riunita in assemblea elegge i suoi ministri e ministre e delibera con piena autorità su tutti gli aspetti della vita comunitaria. Fanno parte dell’assemblea i credenti battezzati e i credenti provenienti da altre chiese evangeliche che accettano gli ordinamenti battisti.
  • La libertà di coscienza è propugnata per ogni essere umano.
  • La separazione fra Chiesa e Stato che non devono interferire nelle reciproche sfere di competenza.

La memoria del pastore Martin Luther King è attualizzata nell’impegno per i diritti di tutti.

Attualmente l’UCEBI raggruppa circa 120 Chiese sparse su tutto il territorio nazionale per un totale di 5.000 membri adulti effettivi ed una popolazione totale di circa 15.000 persone. te in Italia negli anni ’60

Chiesa Apostolica Italiana: si costituisce a Firenze nel 1979. Si connota per la sua permanente ricerca biblico-teologica radicata nel dialogo interreligioso. Questa apertura ecumenica si è espressa sin dagli inizi nel rapporto di comunione con l’Unione delle Chiese valdesi e metodiste e nell’adesione alla FCEI.

St. Andrew’s Church of Scotland di Roma, fondata dalla missione scozzese nel 1862, è una chiesa protestante di lingua inglese appartenente al Presbiterio europeo della Chiesa di Scozia.

Particolarmente intense sono le collaborazioni con il Segretariato ecumenismo e dialogo della Conferenza episcopale italiana e con la Sacra Arcidiocesi ortodossa in Italia. La FCEI, infine, pubblica il ricco ed approfondito mensile di dialogo ecumenico ed interreligioso Confronti.

A livello internazionale la FCEI è membro della Conferenza delle chiese europee (KEK) e della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME). Collabora inoltre con il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e con altri organismi ecumenici, tra cui i Consigli nazionali delle chiese di vari paesi europei.

La XIV Assemblea nel 2006 ha accolto come osservatori l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno (UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP).