Chiesa ortodossa etiope täwahedo

Sede Nazionale: il vescovo per l’Europa si trova in Germania

Riferimento: Abuna Muse

Sito web: www.ethiopianorthodox.org

Storia: La Chiesa ortodossa etiopica, chiamata tewahedo – “unitaria”, “dell’unità” – dai fedeli, è stata per molti secoli unita alla Chiesa copta ortodossa e quindi soggetta al Patriarcato di Alessandria. Gli etiopi sono la più grande comunità cristiana non calcedonese e – con un numero di fedeli intorno ai quaranta milioni – costituiscono circa la metà dei fedeli non calcedonesi e la metà della popolazione dell’Etiopia. Nel 1959 la Chiesa ortodossa etiopica ha raggiunto la piena autocefalia e può quindi scegliere il proprio Patriarca, che ha sede ad Addis Abeba: il 28 febbraio 2013 è stato eletto all’incarico l’arcivescovo di Gerusalemme, con il titolo di “Sua Santità Abuna Mathias, sesto Patriarca e Catholicos d’Etiopia.

Contenuto: Tra i segni che distinguono il culto ortodosso etiopico vi è la particolare venerazione dell’Arca dell’Alleanza (tabot), di cui si utilizza nel culto una copia appositamente consacrata: la Chiesa ortodossa tewahedo etiopica sostiene infatti che l’Arca dell’Alleanza che Mosè aveva costruito durante il viaggio nel deserto verso la Terra Promessa sia conservata nella chiesa di Nostra Signora di Sion, ad Axum. Un altro tratto distintivo è la musica strumentale, di chiara origine veterotestamentaria; d’altro canto, come già accennato a proposito della Chiesa ortodossa eritrea, anche in quella etiopica molte pratiche religiose riflettono forti influenze ebraiche e veterotestamentarie.

Diffusione in Italia:  Milano, Parma, Torino, Modena, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Perugia, Bologna, Reggio Emilia, Udine. Di questi, in otto esiste la Chiesa con il Tabot.

Diffusione in Friuli: Udine

Fedeli: circa 60

Etnie: Etiopi

Lingue: Amarico, Geez

Prescrizioni alimentari: Tutti i credenti devoti devono mantenere il programma completo di digiuni, comprendente almeno 250 giorni l’anno pi altre forme di digiuno puramente scelte individualmente dai fedeli:

  • Digiuno di Hudadi o Abiye Tsome (Quaresima), 56 giorni.
  • Digiuno degli Apostoli, 10-40 giorni, che gli Apostoli mantennero dopo aver ricevuto lo Spirito Santo. Inizia dopo la Pentecoste.
  • Il digiuno Tsome Dihnet, che è il mercoledì in commemorazione del complotto organizzato per uccidere Gesù Cristo da Caifa e dei membri della casa del sommo sacerdote e il venerdì in commemorazione della crocifissione di Gesù Cristo (inizia il mercoledì, dopo la Pentecoste e si estende fino a Pasqua, in altre parole, tutti i mercoledì e venerdì, ad eccezione dei 50 giorni dopo la Pasqua).
  • Il digiuno di Maria Assunta, 16 giorni.
  • Digiuno precedente al Natale, 40 giorni (prima dell’Avvento). Comincia con Sibket il 15 Hedar e termina alla vigilia di Natale con la festa di Genna e il 29 Tahsas e 28 se l’anno è bisestile.
  • Il digiuno di Ninive, che commemora la predicazione di Giona. Viene il lunedì, martedì e mercoledì della terza settimana prima della Quaresima.
  • Il gahad di Timkat (Epifania), digiuno alla vigilia dell’Epifania.
  • Oltre ai santi del giorno, la maggior parte dei cristiani osservano molti santi del giorno. Un uomo può dare una piccola festa il giorno del suo santo personale. L’associazione di volontariato locale (chiamato maheber) collegato con ogni chiesa onora il suo patrono con un servizio speciale e una festa due o tre volte l’anno.

Feste: Feste significative sono La Pasqua, il Timkat (la Festa dell’Epifania, celebrata in Etiopia il 16 gennaio, non il 6), il Natale (Leddet), il Meskel (festa autoctona della chiesa etiope che cade a fine settembre) e la Festa di Maryam Sion, che cade a fine novembre e diversi santi.

Vita liturgica – pastorale: Sabato catechismo e domenica celebrazione eucaristica.